La percezione di autorevolezza di un avvocato come Harvey Specter sarebbe stata la stessa se il suo ufficio avesse avuto un aspetto diverso? E quanto ancora è attuale la scenografia del quartier generale del primo Men in Black, apparsa sugli schermi quasi 30 anni fa?
Negli uffici si svolgono alcune delle trame più interessanti di film e serie TV degli ultimi anni, insieme a classici senza tempo come Star Trek. Impresse nella memoria di chi ha guardato con passione ogni puntata, le scenografie dei luoghi di lavoro hanno dato carattere ai personaggi e alle storie raccontate in queste pellicole.
Qui abbiamo raccolto gli uffici famosi di film e serie TV che hanno fatto la storia.
Uffici famosi: Suits
Alzi la mano chi non ha desiderato almeno una volta di sedersi alla scrivania di Harvey Specter e sorseggiare un ottimo bicchiere di bourbon a fine giornata accomodato sulle sue poltroncine in pelle. Tra gli uffici più celebri delle serie TV c’è infatti quello di Suits, dove si sviluppa gran parte della vita professionale e privata degli avvocati più celebri di New York. L’ufficio di Specter, semplice e moderno, riflette la sua forte personalità e non ci sono cassetti perché lui non ha niente da nascondere (specialmente alla sua assistente Donna Paulsen). Nel resto del building pareti divisorie vetrate separano i maestosi uffici dei Senior Partner con vista sullo skyline della città, un grande bancone reception è collocato di fronte agli ingressi degli ascensori e un open space è riservato ai nuovi arrivati, dove solo i più tenaci sanno resistere alle pressioni di un esigente Luis Litt.
Diavoli
La Londra dell’alta finanza fa da sfondo a Diavoli, serie prodotta da Sky dove Patrick Dempsey abbandona il ruolo smielato del “Dottor Stranamore” per vestire i panni di Dominic Morgan, un capo spietato capace di nascondere dietro ai propri interessi economici (e privati) un delitto. A sventarne i piani c’è Massimo Ruggero interpretato da Alessandro Borghi, in un ritmo crescente di rivelazioni all’interno degli uffici della New York London Investment Bank, con il suo grande open space centrale dedicato al trading e una sala riunioni dai toni bianchi e neri con ampio tavolo ovale al centro e sedie direzionali in pelle nera.
Men in Black
Trovare l’Headquarter dei Men in Black potrebbe essere ancora più complesso che passare attraverso il binario 9 ¾ di Harry Potter. Una volta varcata la soglia, camminando tra creature minuscole e alieni giganti provenienti da remote galassie, ci si ritrova in una riproduzione futuristica del celebre terminal dell’aeroporto JFK progettato da Eero Saarinen. Schermi a bolla, capsule sospese con pareti vetrate sono protagonisti nello spazio insieme a materiali high-tech come l’acciaio. Pilastri metallici a tutt’altezza che terminano con bolli di luce sulla copertura, poltroncine bianche e pareti virtuali con schermi touch sono solo alcune delle dotazioni tecnologiche degli uffici più famosi della saga cinematografica inaugurata nel 1997.
Uffici famosi, Star Trek
Andando ancora più indietro nella storia delle serie TV e mantenendo il focus sullo spazio e il mondo della fantascienza, è impossibile non citare la celebre sala riunioni di Star Trek. All’interno della navicella spaziale Enterprise, capace di raggiungere luoghi dove nessun essere umano si è mai spinto prima, c’è infatti un ambiente che fa invidia alle più tecnologiche meeting room dei giorni nostri. Stile anni ’60 sapientemente mixato con un tocco futuristico, l’ufficio è arredato con tavoli bianchi rotondi stile Saarinen, poltroncine a tulipano e sedie dallo schienale altro con nuance blu e azzurre, perfettamente abbinate alle divise spaziali dei protagonisti della serie.
Ugly Betty
La sede della rivista “Mode” fa da sfondo alle vicende di Ugly Betty, serie tv che riprende una telenovela colombiana degli anni ’90. La protagonista, pur non avendo nessuna passione né talento nel mondo della moda, diventa la Personal Assistant di Daniel Meade, caporedattore del giornale e si destreggia tra dispetti e tentativi di sabotaggio da parte dei colleghi. Gran parte delle scene si svolgono negli uffici della redazione, dove bianco e arancio sono i colori dominanti e colorano gli arredi in stile anni ’60 con citazioni a Verner Panton. Qua e là si osservano le Egg Chair di Arne Jacobsen, mentre l’ufficio di Daniel comprende la Aukland Lounge Chair di Jean-Marie Massaud e due Aspen Sofa. Il grande bancone circolare della reception con il suo top e le sedie in pelle bianche, resta il masterpiece della serie.
Uffici famosi: The Good Wife
Uno scandalo giudiziario coinvolge il procuratore Peter Florrick e la moglie Alicia resta da sola a provvedere alla sua famiglia decidendo di tornare alla sua vecchia professione di avvocato. Entra a far parte dello studio legale “Stern, Lockhart & Gardner” e si riappropria della sua professionalità, affermandosi nuovamente come donna in carriera. L’ufficio al 29°piano del building diventa quello di Alicia quando è in lizza per essere eletta socio nominativo ed è caratterizzato da colori caldi e rossi. Gli scenografi, infatti, hanno avuto la direttiva di pensare al mondo della legge come a una sorta di “sport sanguinario”. L’appartamento di Alicia, con tanto di home-office è invece più fresco e confortevole con colori come il melanzana intenso delle carte da parati. L’ufficio di Diana Lockhart, infine, si fa ricordare per la scrivania in acciaio ispirata al design scandinavo degli anni ’60.
Mad Men
Se non fosse stato per la misoginia dilagante, lavorare alla Sterling & Cooper Advertising avrebbe convinto in molti, soprattutto per lo stile degli uffici di New York. In questa serie di 7 stagioni ambientata nel mondo pubblicitario, si raccontano i profondi cambiamenti della società americana degli anni ’60 del secolo scorso, con un focus su Don Draper, Art Director interpretato da Jon Hamm. Opere d’arte ovunque, stile moderno Mid-Century con palette cromatiche accese, mobili moderni e tappezzerie tipiche dello stile USA compongono le atmosfere retrò che hanno incantato il pubblico della serie (Barack Obama compreso). Tra i più celebri ci sono il divano a tre posti di Florence Knoll del’54 e le Eames Executive Chair della grande sala riunioni.