Con il procedere spedito della campagna vaccinale, dagli USA arrivano le notizie delle riaperture degli headquarter di proprietà delle tech company più importanti. E in Italia? Da Google a Cisco, ecco che cosa succederà nelle prossime settimane con il rientro in ufficio.
Riaprono gli uffici in Silicon Valley
Microsoft, Uber e le principali Tech Company con sede nella Silicon Valley si apprestano a riaprire le proprie sedi con una modalità ibrida.
Ad annunciarlo, in questi giorni, Forbes, che riporta le principali informazioni su date di rientro in ufficio e quantità percentuali di dipendenti che potranno sedersi nuovamente alla scrivania. Nella maggior parte dei casi, sarà fino al 25% dei lavoratori ad alternare giornate in smart working ad altre in presenza, con una nuova modalità ibrida.
Questo perché, oltre alle esigenze di dirigenti e team leader, anche quelle dei dipendenti sembrano propendere per coniugare il lavoro a casa con quello in presenza negli headquarter. Il Presidente di Salesforce, Bret Taylor, ha recentemente dichiarato che oltre il 72% dei collaboratori dell’azienda ha espresso il desiderio di tornare in sede almeno due giorni alla settimana.
Secondo una ricerca condotta da WeWork, colosso mondiale del coworking, il 54% dei lavoratori che in questi mesi sono rientrati in ufficio da quattro a cinque giorni alla settimana, hanno avuto un miglioramento dell’umore rispetto a quelli che sono rimasti a lavorare da casa.
Google richiama i dipendenti in ufficio
Anche Google sembra essere d’accordo e, con una lettera di Fiona Cicconi, nuova Chief People Officer, ha invitato il personale a tornare a svolgere le attività in presenza già dopo Pasqua, rispettando turni e capienze massime per garantire la sicurezza di tutti.
Nel 2021, la tech company ha infatti in previsione un investimento in uffici e data center per oltre 7 miliardi di dollari. L’azienda di Mountain View ha anche reso noto che da settembre ospiterà di nuovo l’intera forza lavoro nell’headquarter, mentre chi vorrà restare in smart working per più di 14 giornate all’anno, potrà farne richiesta solo per circostanze “eccezionali”.
Il piano è quello di tarare gli stipendi in base alla sede di lavoro, dando incentivi economici a chi deciderà di rientrare in sede. In ogni caso, Google si riserva il diritto di richiamare i dipendenti in qualsiasi momento.
Il rientro in ufficio in Italia
In Italia, con la campagna vaccinale che, tra stop e ritardi, procede a rilento, la situazione è ancora in stallo, ma alcune aziende hanno già annunciato l’intenzione di riaprire gli uffici da settembre 2021.
In un’intervista rilasciata all’Huffington Post, Enrico Miolo, Collaboration Leader di Cisco Italia, ha dichiarato che il lavoro da remoto dovuto alla pandemia non potrà mai sostituire l’ufficio come luogo fisico.
Dichiarazioni che vanno di pari passo con la posizione di Muhannad Al Salhi, General Manager di WeWork per l’Italia e la Spagna, che evidenzia come la perdita dell’ufficio come spazio di connessione umana, innovazione e condivisione della cultura aziendale, abbia influito negativamente sull’umore dei dipendenti.
Pianificare i nuovi layout per il rientro in ufficio
I leader delle Big Company si trovano oggi a pianificare il ritorno in ufficio e ad attuare strategie che rinnovino la fiducia dei collaboratori nei confronti del luogo di lavoro. Uno spazio sicuro e protetto dove ricominciare a tessere relazioni umane oltre che professionali.
Ecco perché, in vista del rientro in ufficio, è necessario ripensare i layout affinché si adattino ai nuovi modelli ibridi, favorendo l’integrazione tecnologica e installando elementi di separazione come pareti divisorie e screen acustici, laddove necessario.
“In questo processo di riorganizzazione del lavoro, la centralità dell’ufficio è fondamentale” dichiara Massimo Gianquitto, CEO di Level Office Landscape. “La presenza delle persone sul luogo di lavoro è essenziale. Le relazioni umane sono irrinunciabili poiché danno significato all’insieme: l’azienda!”
Unire presenza e distanza sarà quindi la tendenza nell’immediato rientro in ufficio, dove le esperienze fisiche e digitali si alterneranno nel corso della giornata. Lo spazio dovrà quindi trasformarsi non solo per rispettare le norme sanitarie e il distanziamento, ma anche per favorire i nuovi task e la transizione digitale delle aziende.
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