Per limitare lo smart working e “convincere” i lavoratori a rientrare in ufficio, una ricerca dice che le aziende devono puntare sull’estetica del luogo di lavoro. Il comfort, infatti, viene richiesto a gran voce dai professionisti per spendere più tempo insieme ai colleghi. Design, sostenibilità e integrazione tecnologica sono quindi i nuovi driver per la progettazione degli spazi di lavoro.
Come attrarre i talenti in ufficio attraverso il design
“Dategli un ufficio bello, e i dipendenti torneranno”. Sembra quasi uno dei comandamenti, ma in realtà è semplicemente il segreto per riportare una grande fetta di lavoratori a passare la loro giornata nelle sedi aziendali.
A svelarlo è una ricerca di Tétris, società che fa capo al gruppo JLL, che ha analizzato il cambiamento dei bisogni e le aspettative dei professionisti in relazione al luogo di lavoro. L’adozione della tecnologia e i due lockdown, hanno infatti dimostrato che molte mansioni possono essere svolte anche da remoto, aprendo la strada al lavoro ibrido, che consente ai dipendenti di alternare la presenza in ufficio e bilanciare in maniera migliore il rapporto tra vita privata e professionale.
Negli ultimi mesi, però, molte aziende stanno “richiamando all’ordine” i propri dipendenti, invitandoli a passare più tempo in ufficio. Per avere successo devono considerare tanti fattori e rendere più confortevole e attrattivo il luogo di lavoro. Ecco che cosa dice la ricerca pubblicata a giugno 2023.
Favorire l’ospitalità
Qualche tempo fa si parlava di “hotelizzazione degli uffici” per indicare la tendenza a rendere i luoghi di lavoro sempre più simili alle lobby dei grandi hotel.
Ebbene, Tétris dice che è giunto il momento di rendere fattivo questo fenomeno, immaginando l’ufficio come una destinazione per connettersi con gli altri colleghi, in un ambiente confortevole, flessibile e accogliente. Il 43% delle aziende sta infatti investendo in servizi per il benessere e la salute, offrendo ai propri dipendenti nuovi spazi di intrattenimento, bar e biblioteche all’interno dell’headquarter. Non possono mancare poi palestre e nursery per facilitare la mobilità dei genitori che non hanno la possibilità di investire ingenti capitali nei servizi di babysitter privati.
L’insieme di questi nuovi ambienti, sarà il driver per riportare i lavoratori in ufficio e favorire il senso di appartenenza, spingendo le persone a lavorare di nuovo “insieme” anche dal vivo. Le aziende che non hanno a disposizione grandi spazi per implementare questi servizi, oltre a fornire convenzioni ai dipendenti, possono iniziare a progettare un’area relax con kitchenette, dove è possibile avere momenti ricreativi ma anche lavorare in una situazione più informale, svolgendo anche brevi riunioni.
Sistemi come Ever Evolving System di Level Office Landscape sono invece pensati per creare spazi ibridi dove aree operative e relax convivono e favoriscono l’activity based working.
Ripensare il layout per attrarre talenti in ufficio
Dalla ricerca è emerso che il 73% delle aziende intende eliminare le scrivanie singole nel breve periodo, implementando le aree collaborative con arredi modulari. L’obiettivo? Favorire la creatività e la produttività, personalizzando sempre di più l’ambiente dell’ufficio.
L’occupazione delle workstation, infatti, è influenzata dalle presenze sul luogo di lavoro e, le modalità collaborative che sembrano impazzare oggi, rendono più idonea la scelta di bench condivisi piuttosto delle scrivanie singole. Mobili contenitori che separano lo spazio, pareti divisorie vetrate e screen acustici, sono elementi di arredo ufficio con cui favorire lo scambio e la socializzazione, ma anche la privacy e il lavoro di concentrazione (quando necessari).
Il design crea appartenenza
Non più headquarter fotocopia a Milano, Londra, New York e Hong Kong, ma luoghi di lavoro con una propria identità territoriale, connessi al tessuto e allo strato sociale del territorio che li ospita. Tra i bisogni dei lavoratori, emerge quello della sostenibilità, unita alla ricerca di un impatto positivo sull’ambiente circostante. Ecco perché i dipendenti si aspettano che l’ufficio punti sul design per una maggiore accoglienza e si intersechi con la disciplina dell’arte, per portare bellezza e caratterizzare gli spazi, attraverso manufatti culturali e materiali tipici del luogo.
Inoltre, l’elemento green è oggi fondamentale: il 37% delle aziende sta pianificando di ristrutturare la propria sede per renderla più performante in termini di consumi energetici, mentre il riuso di materiali, il plastic-free e un corretto smaltimento di rifiuti aiuterà ad abbassare l’impronta di carbonio aziendale. Inoltre, il 74% delle aziende si dice propenso a spendere di più se le soluzioni proposte per la ristrutturazione prevedono principi etici e sostenibili.
Il ruolo della tecnologia per attrarre talenti in ufficio
La tecnologia, oltre a semplificare e rendere più efficiente il lavoro quotidiano dei dipendenti, è un’ottima alleata in termini di ottimizzazione delle operazioni, produttività e sostenibilità (sia del pianeta che per quanto riguarda il benessere delle persone). Nei prossimi anni si assisterà all’implementazione di sensori, telecamere e sistemi di monitoraggio e gestione di luoghi di lavoro, per verificare i reali livelli di occupazione e regolare di conseguenza i consumi energetici, impattando positivamente sulle emissioni di CO2.
Anche l’Intelligenza Artificiale rappresenterà un impulso per incrementare la produttività in ufficio: ne fanno già uso (o inizieranno entro la fine del 2023) il 69% delle aziende prese in esame dalla ricerca. Il 55% ha in piano di acquisire anche tecnologie immersive e utilizzare la realtà virtuale entro il 2025. Questo si tradurrà in nuove modalità di conduzione di riunioni da remoto, con l’impiego di proiezioni 3D per assottigliare le barriere tra colleghi presenti in sedi differenti e rendere più coinvolgenti e produttivi i meeting.
Ecco quindi che, investendo nel design e nella tecnologia, le aziende potranno tornare ad attrarre talenti in ufficio e ottenere un aumento di produttività e di benessere dei dipendenti.