Le ferie sono il momento perfetto per staccare, prendersi una pausa dalla vita frenetica e dalla routine quotidiana, quest’anno fortemente modificata dal lockdown e dalle fasi di progressivo ritorno alla normalità dopo l’emergenza Coronavirus.
Così, mai come adesso, le vacanze estive diventano un nuovo stimolo per godere il bello della nostra Italia, svagarsi, trovare ispirazioni e, perché no, leggere quel libro che non si ha mai avuto il tempo di sfogliare.
Sono proprio i libri a suscitare un senso di rinnovata meraviglia, stimolando fantasia e immaginazione. Non solo con le parole, ma anche con le immagini. Si, perché arte e design si esprimono attraverso supporti visuali di immediata lettura, che si possono ritrovare impressi, in bianco e nero o a colori, tra le pagine dei testi da portare con sé sulla spiaggia, in montagna, in un podere isolato nelle campagne assolate.
Ovunque vi troviate quest’estate, dunque, godetevi i racconti di questi volumi, gli stessi che hanno profondamente colpito Massimo Gianquitto, CEO di Level Office Landscape, che li consiglia come letture estive di estremo valore – per progettisti, imprenditori o semplicemente per tutti i voraci lettori.
Ecco qui 4 libri da leggere sotto l’ombrellone in questa insolita estate italiana:
1. Happy Hour , Ferruccio Parazzoli, Casa editrice Rizzoli
Un giallo con sfumature Noir. Happy Hour di Parazzoli riporta immediatamente alla situazione vissuta durante i mesi di confinamento forzato per combattere la diffusione del Covid-19. Come un’allucinante premonizione, questo testo racconta di una Milano dove l’eco degli “aperitivi” e della tanto citata “movida” si paralizza a seguito di un’epidemia di “male di vivere” che colpisce indistintamente capitani d’azienda e anziani in pensione.
La cornice è il capoluogo meneghino, città italiana unica nel suo genere e dalla vocazione internazionale, raccontata dall’autore attraverso i suoi luoghi più tipici. “Milano sta lentamente tornando alla normalità, e, come sempre, tutto si ripeterà. Non è passata nessuna crisi economica, solo la paura è stata esorcizzata. La paura del vuoto, del non senso, la paura della paura che ha creato il mostro del morbo” racconta Massimo Gianquitto.
2. Libri da leggere in vacanza: Le fabbriche che costruirono l’Italia, Giuseppe Lupo, Il Sole 24 Ore
Il successo industriale italiano viene raccontato da Giuseppe Lupo attraverso un itinerario storico. L’autore passa attraverso i luoghi simbolici dai quali è transitata l’idea di modernità: Settimo Torinese, Genova, Arese, Rescaldina, Sesto San Giovanni, Bagnoli, Pozzuoli, Torviscosa, Porto Marghera, Ivrea, Terni, Valdagno. Racconta così di fabbriche ancora in funzione oppure dismesse, descrivendo autogrill, villaggi operai, strutture urbanistiche e aree abbandonate, affidandosi inoltre all’immenso patrimonio letterario e artistico che il Novecento ci ha lasciato.
“Questo libro è un’interessante lettura alla luce delle profonde trasformazioni che stanno avvenendo nel nostro Paese e in tutto il mondo, le quali modificheranno l’assetto industriale complessivo” cita Massimo Gianquitto. “Se ci sarà una formazione di enormi conglomerati, con gruppi transnazionali che determineranno, nel bene o nel male, l’intero destino dell’umanità, a oggi non ci è dato saperlo. La nostra certezza è che il lavoro resta una priorità e la ricerca delle radici è fondamentale, così come il riconoscimento dei nostri successi industriali. Il testo di Giuseppe Lupo deve stimolarci ad agire e sentirci parte di una più ampia comunità, radicata nelle fabbriche e nei luoghi di lavoro ed estesa anche alla sfera sociale e culturale, così come predetto dal più grande imprenditore italiano del Novecento: Adriano Olivetti”.
3. Le meraviglie del mondo antico, Valerio Massimo Manfredi, Mondadori
Conosciuto per la conduzione di programmi televisivi ad approfondimento storico, Valerio Massimo Manfredi non ha certo bisogno di presentazioni. Scrittore e archeologo, da anni nutre le menti degli appassionati dei romanzi storici, disegnando con minuziosi dettagli, quei palazzi e quelle vie dell’Antica Roma dove si tessevano complotti e si progettava il futuro del più grande impero della storia.
“Questo di Manfredi è un libro classico sulle sette meraviglie del mondo antico, punto di partenza per una narrazione fatta di mito ed eroismo. Un testo senza tempo che mostra la capacità dell’uomo di raggiungere traguardi inimmaginabili, sfidando addirittura gli Dei e i limiti della conoscenza umana” racconta Gianquitto. “Amo questo testo poiché ci dimostra che l’uomo è in grado di superare sé stesso attraverso la creatività e la speculazione intellettuale, due doti capaci di trasformarsi in arte del fare e del costruire, senza restare confinate solamente nel mondo delle idee”.
4. Libri da leggere in vacanza: Atlante delle architetture fantastiche, Philip Wilkinson, Rizzoli
Per concludere, dopo le meraviglie del mondo di Manfredi, Massimo Gianquitto non poteva che consigliare l’Atlante delle architetture fantastiche di Philip Wilkinson. Una raccolta sensazionale di immagini di edifici mirabolanti, talvolta al limite dell’utopia, che hanno fatto la storia di questa disciplina senza tuttavia venire mai alla luce.
“Troppo originali o avveniristici per essere compresi a quel tempo, oppure impossibili da realizzare con le tecnologie dell’epoca, i progetti illustrati e narrati nel volume non si sono mai trasformati in qualcosa di concreto” conclude Gianquitto. “Le visioni dei loro progettisti, però, sono state talmente innovative e geniali, da influenzare comunque il destino dell’Architettura e della Creatività. Per questo oggi meritano di essere sfogliate e osservate di nuovo, per cercare risposte creative ai bisogni della nuova normalità che stiamo vivendo”.